In Italia continua a crescere l’ecosistema dell’innovazione e delle start up. Nonostante le difficoltà cui l’economia mondiale – e inevitabilmente nazionale – è andata incontro negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria, infatti, nei registri del MISE – Ministero dello Sviluppo Economico sono censite al mese di giugno 2020 circa 11.500 start up innovative, in decisa crescita rispetto al dato di fine 2019.
È importante comprendere quali siano le direttrici che stimolano questa crescita, proprio perché appare fondamentale stimolare un settore che ha tutte le potenzialità per essere propulsivo rispetto all’economia del nostro Paese, sia in termini di produzione di valore che di ricchezza e posti di lavoro.
Secondo i dati elaborati da EY, tra le società leader nel campo della consulenza e dei servizi alle imprese, la principale leva che alimenta l’ecosistema delle start up innovative italiane sono gli investimenti effettuati dai Venture Capital. Infatti, nel report sul Venture Capital P101, gli investimenti in start up innovative nel corso del 2020 hanno raggiunto la cifra di 700 milioni di euro, in decisa crescita rispetto ai 510 milioni dell’anno precedente; questa tendenza, nonostante l’emergenza sanitaria, si conferma anche nel 2020, in quanto nel primo semestre si sono registrati investimenti per 260 milioni di euro.
Dati come questi ci segnalano come anche in Italia stia assumendo sempre più rilievo l’ecosistema dell’innovazione e delle start up innovative, che ad oggi impiega circa 65.000 lavoratori. Infatti, benché ancora a distanza, l’Italia si sta avvicinando agli investimenti registrati negli altri paesi europei leader del settore, quali regno Unito (11 miliardi di investimenti), Germania (5,8 miliardi), Francia (4,7 miliardi), Svizzera (1,7 miliardi) e Spagna (1,3 miliardi).
Quali sono le start up innovative italiane che hanno ottenuto i round di finanziamento più importanti nel 2019? In cima a questa classifica troviamo Casavo, che compra case a sconto sul mercato per ristrutturarle e rivenderle, che ha ottenuto un finanziamento da 82 milioni di euro (27 milioni di equity e 55 milioni di debito). Subito dopo troviamo Depop, celebre social shopping di abiti di seconda mano, che ha raccolto 62 milioni, la fintech Soldo (61 milioni), l’organizzatore di spazi di co-working e corsi di formazione Talent Garden (44 milioni) e l’altra fintech TrueLayer (35 milioni).
Insomma, quando parliamo dell’ecosistema delle star up innovative in Italia ci riferiamo ad un settore in forte crescita, che secondo tutti gli analisti necessita tuttavia di essere supportato finanziariamente e in termini di formazione ed accompagnamento.
Ed è proprio in forza di queste considerazioni che il K HUB, l’acceleratore di impresa dell’Università LUM Jean Monnet, ha deciso di concentrare gli sforzi nell’individuazione delle migliori idee imprenditoriali innovative e dei migliori talenti e nell’accelerazione della loro crescita, trasferendo competenze e formando una nuova classe imprenditoriale pronta ad affrontare in maniera vincente il mercato.
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